Lavorando con molti imprenditori ho scoperto che ce n’è più di qualcuno che ancora confonde il concetto di Brand con il disegno del Marchio dell’azienda. Orrore!

Ovviamente c’è correlazione, ma uno non è sinonimo dell’altro.

Il simbolo che identifica un’azienda o meglio un Brand, a seconda di quanto è famoso il Brand stesso è il Marchio.

Il Brand invece è La Dichiarazione Di Intenti, ossia la promessa verso qualcuno che paradossalmente funzionerà bene se riferita ad un target specifico di persone.

Ci sarà qualcuno per cui sarò interessante, utile, necessario, e qualcun altro a cui non sarò utile, necessario e anzi, “non sarò in target” … va bene così: non tutto è per tutti!

Ma parliamo di Brand…

Un Brand può identificarsi in due modi : storico o contemporaneo, ma in ogni caso, alla base c’è sempre la caratteristica Differenziante .

Ti faccio un esempio. E’ il caso di COCA COLA (nata nel 1886) oppure FERRARI , nasce nel 1892 come troviamo in  http://www.museodelmarchioitaliano.it/marchi/ferrari.php)

…non è necessario spiegarli, tutti li conoscono a livello mondiale!

Ebbene questi Marchi diventati famosi, sono ormai considerati “Brand storici”.

Il secondo tipo invece è quello dei “Brand contemporanei”.

E’ il tipo di Brand che ha dovuto farsi spazio a gomitate fra troppi competitor e chi lo ha creato ha DOVUTO porsi più di qualche domanda con la consapevolezza che in breve tempo sarebbe arrivato ad essere un Brand di successo.

Mi spiego meglio.

Quando l’Enzo che tutti noi conosciamo, decise di fare delle automobili incredibili, non aveva assolutamente la velleità di diventare il Brand dell’auto più conosciuto al mondo. A Ferrari bastava fare delle auto che potessero vincere le corse.

Invece, quando Steve Jobs pensò al Mac, sapeva benissimo che doveva districarsi tra competitor molto più forti di lui e tuttavia aveva la visione chiara che un giorno il suo computer sarebbe stato il più famoso del mondo e soprattutto in tempi record.

Possiamo dire che la storia ci ha regalato dei Brand straordinari, mentre oggi, attraverso la conoscenza e la comunicazione, si può pensare, ideare, progettare, architettare un Brand, ancora prima di realizzarlo.

Ma cosa hanno in comune questi Brand? A dimostrazione che il Brand diventa tale soprattutto a due condizioni specifiche, proviamo ad analizzarli assieme.

Entrambi, quello storico e quello contemporaneo, hanno in comune il “fattore differenziante” e “la focalizzazione”, rivolgendosi solo ad un target molto specifico.

Il mio fattore differenziante? Dedicarmi  al “mille %” alle PMI che hanno voglia di emergere nel panorama nazionale e perché no, oltre cortina.

Il mio focus? È fare del tuo Brand, il Brand che la gente ricorda, identifica, vuole!