Ovviamente non è vero, tuttavia il fatto che l’imprenditore di una PMI italiana nella maggior parte dei casi in cui riesce a fare riferimento ai brand, pensa ad una specie di meritata eredità.

Mi spiego meglio.

Un imprenditore medio ha la tendenza di fare un prodotto pensando che solo per il fatto che è fatto in Italia, debba essere migliore, debba avere più valore.

Diciamo che in linea di principio almeno lo standard dovrebbe essere degno di ciò per cui siamo rappresentati, ma sappiamo benissimo che anche in Italia si producono quantità industriali di prodotti inutili.

Come se il prodotto MADE IN ITALY potesse di diritto screditare un prodotto fatto in Cina o in un altro Paese dove l’eccellenza non è il riferimento, come invece si suppone lo sia in Italia.

Un esempio che mi ha toccato molto da vicino è stato quando acquistai un libro di fotografia che conteneva i migliori scatti con descrizione completa della storia del fotografo e di ogni foto, di quella che un tempo era la rivista di riferimento del reportage, LIFE.

La fotografia d’autore mi ha sempre appassionato e siccome provengo dal settore della carta stampata, ricordo che rimasi molto colpito dalla qualità di stampa del libro, considerando tra l’altro che non si trattava di un libro d’arte e quindi con particolari di rifinitura particolari ma l’edizione di cui io avevo la copia in mano è stata tirata in 20.000 copie, quindi una tiratura commerciale.

Stampa eccellente, neri profondi e dettagli molto vicini alla fotografia reale.

Spinto da deformazione professionale, cerco le note dei diritti e per vedere chi è tipografia che lo ha stampato “Magari la conosco!”…pensai tra me e me.

L’unica cosa che mi si è stampata in testa e che mi ha fatto molto riflettere è “PRINTED IN CHINA”.

Stampare un libro di qualità in China è equivalente che farlo in Italia.

Cosa potrebbe fare una stamperia Italiana per differenziarsi nella stampa di un’edizione in stile MADE IN ITALY?…

Ad esempio l’idea di creare delle stampe premium, usare carta filigranata a tiratura limitata, dedica scritta a mano di un testimone che ha lavorato in LIFE fino a prima che la chiudessero, e che avrebbe avuto la consapevolezza che un appassionato avrebbe preso in mano quel testimone e lo custodirà gelosamente come un quadro d’autore.

In buon sostanza ciò che mi interessa trasmetterti è il senso di ciò che è l’eccellenza con caratteristiche differenzianti, caratteristiche che ci hanno donato tesori come, Ferrari, Lamborghini, Maserati, Alfa Romeo, e poi in tempi più recenti, pensando alla moda, firme come Valentino, Versace, Dolce & Gabbana, Gucci, Prada, ecc.

Non basta quindi che tu faccia un buon prodotto in Italia, pensando che il tuo Paese di produzione è quello che ha creato il mito della Lamborghini o della Ferrari.

Non basta fare un ottimo prodotto se non ci metti quel qualcosa che solo tu puoi fare.

Cambiando settore, tra le tante realtà che stanno prendendo piede nel “food and beverage”, c’è ad esempio il Prosecco DOCG, che speriamo si consolidi nel tempo, come lo è stato per lo Champagne: un altro mito, che non appartiene a noi anche se con il Prosecco siamo sulla buona strada (assieme ai Franciacorta), per scalzarlo… viste le preoccupazioni dei Francesi che all’ insaputa degli ignari “cantinieri” di Valdobbiadene e Conegliano, stanno muovendo dei forti attacchi hacker per boicottare la nostra avanzata nel mondo.

(Filippo Fassina, farà un articolo documentato sulla questione)

Parole come PASSIONE, STILE e GUSTO e VALORE DEL PRODOTTO, non le puoi solo mettere in uno slogan, le devi anche rispettare.

Questo è il Brand che dovrai costruire, ci impieghi di più ma crei una realtà che nessuno, nemmeno il tempo potrà scalfire.